«Caro governatore Enrico Rossi, anziché accampare meriti per la definizione del progetto di rifacimento dei conci della diga di Montedoglio pensi piuttosto a sbloccare la scelta del rappresentante regionale, da individuare tra i valtiberini, da far sedere nel consiglio d’amministrazione dell’Eaut, l’Ente Acque Umbro-Toscano. Lo aspettiamo da oltre un anno, ma le liti nel Pd finora hanno bloccato tutto, impedendo una corretta rappresentanza territoriale nell’amministrazione dell’invaso». Suonano la sveglia al presidente della Regione, i Consiglieri regionali del Pdl Paolo Enrico Ammirati (Vicecapogruppo) e Stefano Mugnai, all’indomani dell’annuncio con cui lo stesso Rossi ha fatto sapere che il progetto definitivo per il rifacimento della porzione della diga crollata nel dicembre 2010 è pronto e sarà illustrato a breve al ministero delle infrastrutture. «Dalla nota della Regione – ironizzano Ammirati e Mugnai – pare quasi che l’evento si debba a un qualche influsso taumaturgico seguito alla nomina di Rossi a commissario per l’emergenza idrica. La verità è che su quel progetto si lavora da subito dopo il crollo. In sostanza – osservano – oggi il commissario Rossi incassa un risultato raggiunto dal ministero, proprietario dell’invaso, e da Eaut, titolare della sua gestione». E a proposito di Eaut: «Da oltre un anno – ricordano gli esponenti del Pdl – la Valtiberina attende la scelta di un rappresentante territoriale che sieda nel cda dell’ente a nome della Regione. A tutt’oggi, dopo concorsi disattesi e tentativi falliti di colpi di mano su quella nomina da parte della giunta, continua ad essere tutto bloccato. Le colpe? La litigiosità interna al Pd, che ancora una volta tiene in ostaggio l’interesse del territorio e dei cittadini. Quando Rossi avrà sciolto quel nodo allora sì: potrà prendersi quel merito. Fino ad allora, ci spiace, si faccia in là»