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Agriturismo aretino vince l’Oscar Green 2013 per la categoria “Stile e cultura d’impresa”

Ieri la consegna dei premi a sette imprese agricole toscane innovative tra cui l’azienda “Le Ceregne” della Valtiberina

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Agriturismo aretino vince l’Oscar Green 2013-07-26 per la categoria “Stile e cultura d’impresa”:  è l’azienda “Le Ceregne” della Valtiberina, che ha puntato tutto sul web e sui social per attirare clienti stranieri nell’agriturismo: è un esempio dinamico, 2.0, di azienda moderna, ecologia, sostenibile ancora però alle tradizioni contadine. Per questo motivo la dinamica e innovativa, e soprattutto superecologica impresa aretina – si trova in  Via Le Ceregne 74  a Pieve Santo Stefano (Arezzo)  -  si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento.
Sono le sette le esperienze premiate proprio in occasione degli Oscar Green 2013, il premio promosso da Giovani Impresa Coldiretti Toscana con il contributo del Consorzio di Tutela dell’Olio Toscano Igp, Consorzio di Difesa Produzioni Agricole e Bit Networking che si è tenuto giovedì 25 luglio al Beach Club Versilia, a Cinquale (Ms). Al premio dedicato all’agricoltura, ai giovani e alle loro straordinarie avventure imprenditoriali che esalta l’originalità, l’innovazione, la sostenibilità, la passione, le idee, la ricerca, la diversificazione ed i progetti di filiera hanno partecipato, in questa edizione, 69 imprese toscane. Sette i riconoscimenti consegnati così come le categorie: “Non solo agricoltura”, “Stile e cultura l’impresa”, In-Filiera, “Esportare il territorio”, “Campagna Amica”, “Ideando” e “Paese Amico”).
“Sono esperienze straordinarie – commenta Paolo Giorgi, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Toscana – che raccontano perfettamente il processo di costante e quotidiano processo di innovazione che stanno vivendo le nostre campagne. Grazie al passaggio di testimone da una parte e dalla nascita di aziende nuove di zecca dall’altra la nostra agricoltura è proiettata nel futuro”.
Ma anche il presente propone dati confortanti: gli occupati dipendenti in agricoltura sono aumentati di circa 5mila unità passando dai 17mila del primo trimestre 2012 ai 22mila di un anno dopo con un picco vertiginoso nel quarto trimestre del 2012 favorito dalla stagionalità di alcune produzioni come olio e vino. Rispetto al 2008, e questo è un altro indicatore da ascoltare, gli occupati sono rimasti più o meno stabili, anzi, addirittura sono cresciuti del 5%.
Positivo anche il saldo complessivo con oltre 47milaoccupati tra dipendenti ed indipendenti (+7%), 3mila in più rispetto all’anno prima. “E’ una controtendenza confortante, determinata ma tutto sommato che non ci sorprende – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – il livello di dipendenti è rimasto stabile nel corso degli anni anche nonostante la crisi dimostrando grande reattività”. La dove si sono registrate flessioni, dal 2008 ad oggi, è da imputare alle anomalie climatiche che hanno posticipato, interrotto o modificato le attività nelle campagne.
“Il dato legato al quarto trimestre è un dato ciclico – spiega Marcelli – ci sono le assunzioni per le vendemmie di settembre e poi della raccolta dell’olio a ottobre-novembre”. E sul fronte del boom di occupati è in parte da collegare al desiderio di “tornare alle origini e alla natura, un cliché per qualcuno obsoleto – conclude – ma mai come oggi reale ed efficace. Si guarda all’agricoltura con molto interesse”.

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