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Bibbiena, l'annuncio del sindaco Bernardini "Mi ricandido"

"Per senso di responsabilità verso chi crede ed ha creduto nel progetto civico di ricostruzione di questo territorio"

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Dopo mesi di riflessione profonda, che hanno riguardato, oltre che la sfera istituzionale, anche quella strettamente personale e familiare, ho deciso di ricandidarmi alle elezioni amministrative che ci vedranno coinvolti, anche come cittadini, nella prossima primavera.
Anche questa volta, più che da un’analisi approfondita delle opportunità e dei rischi, non ho fatto altro che ascoltare e accogliere. Cinque anni fa la mia decisione di candidarmi, ha dato vita ad un  movimento, quello delle liste civiche, che in Casentino ha iniziato a scardinare un certo sistema politico: prima eravamo in una caverna e vedevamo solo ombre delle cose, oggi in molti sono emersi dalla caverna e hanno iniziato a capire che la realtà è un’altra. Queste persone sono tante, hanno iniziato a conoscere e a riappropriarsi del proprio territorio anche in termini di “presa in cura”. Ciò non significa essere apolitici, al contrario significa credere fermamente nell’azione positiva della politica quando questa si mette al servizio della città, dei cittadini, dei bisogni e non serva delle logiche di potere. Molti detestano e avversano le persone orgogliose e quelle troppo libere. Così è accaduto anche per le liste civiche in Casentino: i cinque anni che mi separano da quella decisione di vita sono stati costantemente contrassegnati da un ostruzionismo forte da parte di certi poteri, ostruzionismo che spesso ha travalicato il buonsenso. Da tempo non sono più un avversario politico, ma un nemico da schiacciare.
Nella decisione di ricandidarmi quest’ultimo aspetto ha pesato molto, ma in senso positivo, anche se non positive sono state le ricadute, anche interiori e personali. In poche parole non posso lasciare a metà un lavoro portato avanti con correttezza e trasparenza, senza fini da raggiungere se non quelli legati al bene di ciò che mi sta a cuore: questa terra, i suoi giovani, le sue grandi opportunità, il suo futuro. Comprendo molto bene ciò che è stato mosso contro la nostra amministrazione e perché: un gruppo di persone che governano un comune importante che sono dettate solo dalla volontà espressa e reale di prendere decisioni per il bene della gente, sfuggono a tante logiche. Tutto quello che è stato fatto in questi cinque anni è andato, infatti,  in questa direzione, magari sbagliando, ma sempre con senso di responsabilità. Ogni cosa è stata vagliata fino all’ultimo particolare perché nulla andasse perduto, e questo nel rispetto delle persone, togliendo al partito come struttura pesante, una volontà decisionale che in molte occasioni ha messo in ginocchio la nostra società. Purtroppo ciò che dico non sono illazioni, ma cose che si mostrano con un’evidenza che, qui in Casentino, fa davvero male.
A questi valori, quelli della capacità della politica di essere ancora mezzo per progettare benessere sociale, uguaglianza, occupazione, equità, sono chiamati oggi ad aderire tutti coloro che non intendono più essere spettatori inermi del sistema “ delle poltrone”, ma vogliono e vogliono fortemente ricostruire questa terra partendo dal basso. Al di là di me, della intenzione contingente di ricandidarmi, faccio un appello affinchè in ogni comune del Casentino, si riuniscano sotto il sogno civico ed i suoi valori, tante persone che intendono riconquistare la propria cittadinanza attiva. Come dire, voglio continuare a sognare.

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