Sono intervenuti anche tecnici Arpat nella notte allo stabilimento del calzaturificio Celini di Manciano, devastato da un'incendio. Al momento dell'intervento degli esperti ambientali l'incendio era ancora in corso, con diversi focolai attivi e fumi dall'odore caratteristico della gomma bruciata, probabilmente derivati da materiali per la lavorazione tra cui alcuni in polietilene, come confermato dalle schede di sicurezza dei prodotti che sono state acquisite. La copertura di circa 800 metri quadri , presumibilmente in cemento amianto, è collassata all'interno della struttura.
Visto che nella zonaci sono altre attività produttive e almeno due edifici residenziali, in accordo con Vigili del Fuoco e AUSL, si è convenuto, a scopo precauzionale, di cercare di accatastare e di mantenere bagnata la copertura crollata per evitare la dispersione di sostanze volatili. Gli operatori ARPAT hanno prelevato un campione per procedere alla verifica del materiale. Si è concordato anche sulla necessità di informare la popolazione potenzialmente esposta alla propagazione delle fibre di amianto e sugli accorgimenti da mettere in atto per evitare rischi.

Il monitoraggio della situazione è ancora in corso e continuerà nei giorni seguenti, anche sulla base dei risultati delle analisi in corso.