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Banca Etruria, approvata la relazione semestrale

Al 30 giugno 2013

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• Margine d’Interesse 119,3 mln di euro (+6,7%)
• Commissioni nette 41,1 mln di euro (-5,6% *)
• Margine di intermediazione 215,7 mln di euro (+11,0%)
• Crediti verso clientela 6,9 mld di euro (-3,6%*)
• Raccolta indiretta 4,1 mld di euro (+3,5%)
• Raccolta diretta dato normalizzato 7,4 mld di euro (-1,2%*)
• Risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte 8,3 mln di euro

Superata la soglia dei 67.000 soci e di 300.000 clienti.

Indici patrimoniali:
• dato regolamentare – Tier 1 Ratio al 6,2% e Total Capital Ratio all’8,8%
• dato gestionale - Tier 1 Ratio pari a 7,6% e Total Capital Ratio al 10,8%
Tali indici non tengono conto dell’operazione di aumento di capitale da 100 milioni di euro perfezionata con successo dopo il 30 giugno 2013.

Arezzo, 29 agosto 2013 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria, presieduto dall’Ing. Giuseppe Fornasari, ha approvato oggi la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2013.
A livello nazionale il semestre in esame continua ad essere caratterizzato da una fase economica difficile con ridotta produzione industriale, PIL stimato al ribasso sul 2013 e segnali di inversione di tendenza che stentano a consolidarsi. Uno scenario che per le banche retail, strutturalmente legate al territorio, impatta sull’evoluzione dei margini da attività bancaria tradizionale e sulla qualità degli attivi per gli effetti prodotti dalla crisi sulla capacità di risparmio delle famiglie e sul protrarsi delle condizioni di difficoltà delle piccole e medie imprese. 
In questo quadro, il Gruppo Banca Etruria ha continuato a svolgere l’attività tradizionale a favore delle aree servite perseguendo obiettivi di equilibrio strutturale di liquidità e patrimonio in coerenza con gli indirizzi strategici degli ultimi piani industriali. Il Gruppo ha inoltre agito a favore di un’ulteriore riqualificazione del portafoglio crediti riducendo la concentrazione delle esposizioni, favorendo una maggiore diversificazione settoriale e continuando a privilegiare il rapporto con le famiglie ed i piccoli operatori economici.  Un’impostazione che, nell’essere vicina ai principi del credito cooperativo propri di una banca Popolare come Banca Etruria e nella consapevolezza del supporto necessario agli interlocutori locali per rimettere in moto un circolo economico virtuoso, si è concretizzata nel primo semestre 2013 accogliendo le richieste di credito di oltre 8.500 clienti che hanno beneficiato di 210 mln di euro. Nell’ambito inoltre delle azioni messe in atto per contrastare gli effetti della crisi è da considerare la dinamica del flusso di rettifiche per effetto di una rigorosa politica di presidio del rischio allineata ai migliori standard vigenti con l’indice di copertura complessivo dei deteriorati che nel semestre passa al 35,7% dal 35,1% del 2012.
Il Gruppo è stato infine capace di perseguire efficacemente gli obiettivi strategici prefissati sia nell’ambito della propria evoluzione strutturale, che in quello dell’efficientamento operativo e patrimoniale. In relazione a quest’ultimo aspetto sono state realizzate sia un’operazione di aumento di capitale da 100 mln di euro totalmente sottoscritti, sia una cartolarizzazione di finanziamenti personali per complessivi 211 milioni di euro, con effetti in entrambi i casi a valere dal secondo semestre 2013.

IL GRUPPO BANCA ETRURIA
Il Conto Economico
Il margine di interesse del Gruppo chiude il semestre a 119,3 mln di euro (+6,7%) con una crescita importante sullo stesso periodo dell’anno precedente, sostenuto anche dal portafoglio titoli.
Le commissioni nette si attestano a 41,1 mln di euro e mostrano una riduzione del 13,2% rispetto al primo semestre 2012, pari al 5,6% se si tiene conto dei 3,6 mln di euro derivanti dal fatto che, a partire dal quarto trimestre 2012, le commissioni di istruttoria veloce sono riclassificate fra gli altri proventi di gestione.
I ricavi relativi all’attività bancaria tradizionale rappresentano il 49,2% delle commissioni attive totali, a conferma della vocazione retail del Gruppo, con una ripresa della componente legata ai proventi derivanti dall’attività di gestione, intermediazione e consulenza che incide per il 31,2% del totale, in crescita rispetto al 24,3% di un anno fa.
Il margine dell’attività di negoziazione, copertura e fair value  chiude a 54,4 mln di euro in aumento rispetto ai 34,2 milioni di giugno 2012 (+59,3%).
Il margine di intermediazione raggiunge i 215,7 mln di euro (+11%) confermando una dinamica di sostanziale crescita, che evidenzia una buona tenuta dell’attività bancaria e finanziaria e un’adeguata risposta del Gruppo alle difficili condizioni ed esigenze del contesto economico e del mercato di riferimento.
In relazione al portafoglio crediti, si rileva come il fenomeno legato al deterioramento degli attivi continui ad interessare i bilanci degli istituti di credito. Anche il Gruppo Banca Etruria risente della dinamica di sistema con il valore delle rettifiche sui crediti che si attesta a 118,1 mln di euro di cui 22,5 mln costituiscono la quota di rettifiche riversate al Fondo rischi e oneri successivamente all’approvazione del Bilancio 2012. Al netto di tale accantonamento, le rettifiche di valore nette di competenza del primo semestre 2013  ammontano a 95,6 mln di euro, in crescita di 28,1 mln di euro sul giugno 2012.
In questo semestre i costi operativi risultano in contrazione per 5,6 mln di euro con una diminuzione del Cost/Income (45,5% al 30 giugno 2013) che beneficia del proseguimento delle attività di ottimizzazione strutturale previste dal Piano Industriale, del significativo aumento del margine d’interesse e della riclassificazione delle commissioni d’istruttoria veloce fra gli altri proventi di gestione.

A livello consolidato alla fine del primo semestre 2013 il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 8,3 mln di euro, in calo rispetto ai 10,9 milioni del 30 giugno 2012.
Tenuto conto del carico fiscale l’utile netto di pertinenza della Capogruppo è pari a 549 mgl di euro, rispetto ai 5,6 mln del corrispondente periodo dello scorso esercizio.

Lo Stato Patrimoniale
I crediti a clientela si attestano a fine periodo a 6,9 mld di euro, in contrazione rispetto al 2012 dell’8,9%. Una dinamica dovuta per oltre la metà alla diminuzione di prestiti istituzionali e ad amministrazioni centrali dello Stato, sotto forma di impieghi a breve termine. Al netto di tale incidenza la diminuzione si attesta al 3,6% ed è riconducibile alla debolezza del contesto economico, che ha determinato un calo della domanda di credito, ma anche alla scelta interna di realizzare delle partnership per il collocamento di alcune forme di impiego. La diminuzione delle masse impiegate rientra nella più ampia strategia di miglioramento dell’equilibrio strutturale di liquidità e di patrimonio, nonché di riqualificazione del portafoglio crediti, che prevede come già indicato, la riduzione della concentrazione delle esposizioni ed una maggiore diversificazione settoriale. In particolare nell’esercizio le erogazioni hanno riguardato circa 8.500 clienti per un taglio medio pari a circa 25.000 euro.
Le politiche di mantenimento di un’adeguata posizione di liquidità e di un equilibrato rapporto fra impieghi e forme stabili di raccolta, sono state attuate attraverso un’efficace attività di funding da clientela e grazie alle opportunità di finanziamento BCE e di funding collateralizzato.
La raccolta diretta al netto delle operazioni sui mercati collateralizzati si attesta a 7,4 mld di euro in lieve contrazione (-1,2%) a causa della minor propensione al risparmio delle famiglie ed anche della progressiva sostituzione delle fonti di finanziamento istituzionale in scadenza, con raccolta da clientela retail più stabile nel tempo e meno costosa. L’indice impieghi su raccolta, al netto dei rapporti con controparti istituzionali, è pari al 92,6%.
La raccolta indiretta ammonta a 4,1 mld di euro, con un incremento del 3,5% sul 2012 a cui ha contribuito anche un’offerta qualitativamente evoluta nell’ambito della gestione professionale del risparmio del Polo di Wealth Management. Nel corso del semestre il comparto ha subito una ricomposizione per circa 800 mln di euro fra le componenti gestita e amministrata in seguito alla diversa classificazione del patrimonio della società assicurativa Bap. Anche al netto di tale operazione la componente gestita risulta comunque in crescita.
Il portafoglio titoli di proprietà si attesta a 9 mld di euro rispetto ai 5,9 mld dell’anno precedente con un incremento significativo dovuto alla voce Attività finanziarie disponibili per la vendita la cui variazione è sostanzialmente determinata dall’acquisto di titoli di stato italiani; la duration complessiva del portafoglio resta inoltre molto limitata all’intorno di 1,3 anni.
Per effetto della ricomposizione degli attivi finanziari, la posizione interbancaria si chiude a fine giugno con un saldo di -1 mld di euro, stabile rispetto al 2012.
In relazione ai requisiti patrimoniali - che non tengono conto dell’operazione di aumento di capitale da 100 milioni di euro, perfezionata con successo dopo il 30 giugno 2013 - i dati gestionali evidenziano un Tier 1 pari a 7,6% e un Total Capital Ratio al 10,8% che si attestano rispettivamente al 6,2% e all’8,8% tenendo conto dei requisiti specifici di vigilanza.

 

BANCA ETRURIA
Il Conto Economico
I risultati della Capogruppo confermano le dinamiche economico-patrimoniali già osservate nel Gruppo con il raggiungimento di un margine d’interesse di 95,9 mln di euro superiore di oltre 15,5 mln al 2012.
Le commissioni nette in linea con il Gruppo si attestano a 39,1 mln di euro con una flessione del 13,3% che si riduce al 6% se si considera la diversa contabilizzazione della voce “istruttoria veloce”, attualmente tra gli oneri e proventi di gestione.
Il margine d’intermediazione raggiunge 183 mln di euro in crescita di 27,3 mln (+17,6%) a conferma della capacità dimostrata di rispondere efficacemente ad un contesto economico difficile attraverso l‘attenzione al cliente e mantenendo la naturale funzione di sostegno del territorio.
Le rettifiche si attestano a 86,4 mln di euro al netto del riversamento da Fondo rischi e oneri di 22,5 mln di euro, con una dinamica in crescita in conseguenza di politiche di presidio del rischio particolarmente prudenti.
I costi operativi del primo semestre sono pari a 86,6 mln di euro con una dinamica speculare a quella illustrata per il Gruppo.
Al 30 giugno  2013 il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte è di 10,01 mln di euro che dedotto il carico fiscale (tax rate pari all’81,3%) porta il risultato netto a 1,9 mln di euro.
Lo Stato Patrimoniale
Al 30 giugno 2013, i Crediti verso la clientela sono pari a 6,6 mld di euro (-9,1%) con una flessione riconducibile per oltre la metà alla diminuzione di prestiti istituzionali e ad amministrazioni centrali dello Stato, sotto forma di impieghi a breve termine, e per la restante parte al contesto di riferimento ed alla scelta di realizzare in partnership il collocamento di alcune forme di impiego. A tale proposito vale quanto già illustrato a livello consolidato.
La Raccolta Diretta si posiziona a 13,3 mld di euro, -1,2% se si considera l’effetto delle operazioni sul mercato collateralizzato pari a 6,3 mld di euro. La dinamica osservata nel periodo è anche frutto di una strategia mirata che, al netto dei rapporti con controparti istituzionali, porta l’indice impieghi su raccolta al 93,9%.
La Raccolta Indiretta cresce del 3,2% attestandosi a 3,8 mld di euro quale effetto delle positive aspettative degli operatori conseguenti ad un miglioramento delle condizioni dei mercati.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Maria Stella Marietti dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico delle disposizioni in materia d’intermediazione finanziaria che l’informativa contabile, relativa  alla Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2013, contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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