"Come tutti sanno, nel nostro territorio, abbiamo spesso criticato aspramente la classe dirigente e le scelte del PD aretino, giungendo anche a dolorose rotture politiche. Pensiamo che i risultati delle primarie di domenica scorsa ci diano ragione e attestino che nulla potrà essere più come prima. Le esigenze di un rinnovamento (nei modi, nelle forme e nelle persone), da noi sempre sollecitate, sono state finalmente espresse chiaramente anche da moltissimi elettori del centrosinistra.
Tuttavia bisogna avere chiaro che al ballottaggio di domenica prossima non si tratterà di scegliere fra “bersaniani” e “renziani” locali, ma di individuare il candidato premier per il centro-sinistra alle prossime elezioni politiche nazionali.
Per questo, pur ribadendo la nostra autonomia politica e culturale, scegliamo di sostenere con convinzione Pierluigi Bersani: perché tra i due è il più prossimo al progetto politico di SEL; perché con lui si può costruire una coalizione di centro-sinistra in grado di ben governare e in cui la sinistra abbia un ruolo importante; perché si è impegnato a superare la scellerata Agenda Monti. Viceversa, alcuni contenuti programmatici iper-liberisti (su lavoro e università ad esempio) di Renzi sono incompatibili con la nostra visione e ci inquieta assai l’appoggio – non disinteressato – che tanti potentati economici gli hanno garantito.
Crediamo comunque che queste primarie siano state una grande espressione di democrazia e abbiano testimoniato la buona salute della coalizione di centro-sinistra. Per questo, ci aspettiamo che, a partire da lunedì, il PD aretino (e non una sola parte, ma tutto il partito) sappia mettere in atto quella discontinuità e quel cambiamento nei contenuti e nel modo di fare politica che da tempo chiediamo, a partire dai temi più caldi e importanti, quali i beni comuni (acqua e rifiuti su tutti) o la gestione delle società partecipate".
Questo l'intervento del coordinamento provinciale e comunale di Sinistra Ecologia e Libertà Arezzo