Lo scorso 10 novembre Marcello Nicchi è stato rieletto per altri quattro anni alla guida dell’associazione italiana arbitri superando lo sfidante Boggi con 208 voti contro 119. Il successo di Nicchi è anche quello della sezione Aia di Arezzo che nei mesi scorsi si è spesa al suo fianco per sostenerlo nella campagna elettorale. “La rielezione di Marcello è per noi motivo di vanto ed enorme soddisfazione – ci spiega il vicepresidente dell’Arbitro Club Sandro Sarri - Ovviamente c'è il rovescio della medaglia: servono attenzioni particolari, siamo portati da esempio, tutti ci guardano con un occhio particolare. Dobbiamo essere impeccabili in campo, ma soprattutto fuori e non è semplice quando hai un organico di oltre 80 minorenni”
Cosa significa per il calcio italiano?
“Una vittoria. Come ha testimoniato la presenza del presidente federale Abete al momento della proclamazione di Marcello. Nicchi è una persona semplice, intelligente ma soprattutto eticamente impeccabile. Ha ridato dignità alla nostra categoria, è cresciuto in maniera esponenziale il numero degli associati”.
Come avete festeggiato la vittoria?
“Direttamente a Roma con un brindisi insieme a molti colleghi proveniente da ogni parte d'Italia, poi qui in sezione con un festa ad hoc preparata dal vicepresidente Guiducci. C’erano oltre 100 persone”.
Cosa risponde a chi ha criticato l'operato di Nicchi?
“Purtroppo le critiche piovute su Marcello erano vere e proprie menzogne. Certamente tutto è migliorabile, ma in quel contesto ho sentito davvero poco che realmente Marcello avrebbe potuto fare in maniera diversa, Posso garantire che tutto ciò non è visto dall'occhio di un tifoso”.
Come procede l'attività della sezione aretina?
“Molto bene. I risultati sul campo ci stanno danno ragione, la vita associativa è praticamente al top. Adesso dobbiamo lavorare tanto con i giovani affinchè tra qualche anno prendano il posto di quelli che sono attualmente al vertice”.
Ci sono nuovi progetti in vista?
“Stiamo cercando di incrementare l'attività associativa se mai fosse possibile. I giovani ci chiedono di stare sempre più tempo in sezione, evidentemente stanno bene”.
Come si stanno comportando gli arbitri aretini?
“Come ho detto sopra, siamo soddisfatti. Ghiandai in serie A, quattro colleghi nella lega Pro ed un esercito in serie D. Poi i ragazzi in regione dai quali di aspettiamo molto. Senza dimenticare i tanti giovani che ogni domenica sono impegnati nei campi della nostra provincia e l’ attività dell'osservatore Can 5 Micheli e del sottoscritto e Brando alla Can Beach Soccer”.