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“La Miniera di sale di Wieliczka” in mostra fino al 30 settembre

Inaugurata stamani presso la Casa delle Culture di piazza Fanfani

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E’ stata inaugura questa mattina presso la Casa delle Culture di piazza Amintore Fanfani, la mostra fotografica “La Miniera di sale di Wieliczka – Patrimonio dell’Umanità” che racconta la storia di una delle più antiche miniere di sale del mondo.
Insieme all’assessore comunale Stefania Magi sono intervenuti alla presentazione la console polacca Jadwiga Pietrasik e il Presidente dell’Associazione Polacchi Cristiani di Arezzo, Robert Knapczyk.

“Dopo la mostra “Enigma, decifrare una vittoria. I polacchi al servizio dell’Europa” sul contributo dato da tre matematici di Poznan e dai servizi segreti polacchi agli eserciti alleati durante la seconda guerra mondiale – ha ricordato l’assessore Stefania Magi – ecco adesso le foto di un Patrimonio dell’Umanità Unesco. La comunità polacca è molto attiva nella nostra città, sono per numero il secondo gruppo straniero presente ad Arezzo. Ricordo anche il gemellaggio con Oswiecim, città vicina alle Miniere di Sale che oggi vediamo in queste foto e che molti nostri concittadini hanno già visitato”.

“La Miniera di sale di Wieliczka” è tra i 12 siti di tutto il mondo ad essere stata iscritta l’8 settembre del 1978 alla prima lista del Patrimonio Culturale e Naturale dell’Umanità dell’Unesco. Parte della motivazione recita: “unico centro minerario al mondo attivo ininterrottamente dal medioevo ai giorni nostri”. L’estrazione del salgemma nella miniera è cessata nel 1964 e lo sfruttamento del deposito è totalmente inattivo dal 1966. La lunghezza complessiva della miniera è di 300 chilometri per una profondità di 327 metri articolata su 9 livelli.

Sottolinea la console polacca Jadwiga Pietrasik: “La miniera è una città sotterranea, una vera meraviglia. Organizzare questa mostra insieme al Comune a all’Associazione Polacchi Cristiani di Arezzo, è un modo per valorizzare gli oltre 1000 cittadini polacchi che vivono e lavorano nel territorio aretino e per portare un pezzo di Polonia ad Arezzo”.
Opinione confermata dal Presidente dell’Associazione Polacchi Cristiani di Arezzo, Robert Knapczyk: “ abbiamo una cultura simile a quella italiana e siamo integrati piuttosto bene nel territorio. Tutte le occasioni sono comunque utili per un maggiore scambio di conoscenze e questa mostra ne è un esempio”.

La mostra è composta da 27 pannelli  e 5 statue di sale che rappresentano non solo la bellezza della miniera ma anche il modo in cui è custodita e resa visitabile.  L’esposizione rimarrà aperta dal 21 al 30 settembre presso la Casa delle Culture in piazza Amintore Fanfani tutti i giorni della settimana dalle 16 alle 20. Il martedì e giovedì anche dalle 9 alle 12.30.

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