Tanto un fratello è sessualmente iperdotato e violento quanto l’altro è poco potente e mite. “Only God forgives” è un film in fin dei conti basato su una storia semplice ma realizzato in maniera sofisticata, tutta giocata su luci soffuse e tanti silenzi. In poche parole, o uno entra subito nella filosofia Nicolas Winding Refn oppure si annoia mortalmente anche perchè, a nostro avviso, c'è tanto cinema ma davvero poca realtà. Il personaggio principale è Julian ( un intenso Ryan Gosling), accanto a lui Chang ( il thailandese Vithaya Pansringarm) e la madre di Julian e Billie ( un’inedita Kristin Scott Thomas in versione Donatella Versace). La vicenda è basata appunto sui due fratelli. Julian le donne le guarda, il fratello Billie le violenta e le uccide e quando quest’ultimo muore, Julian non riesce a vendicarlo perché, dice alla madre virago “ha violentato e ucciso una ragazzina di 16 anni”. La madre crea conflitti nella mente del giovane, anche perché, gli confessa “non ho abortito quando aspettavo te anche se tutti mi dicevano di farlo”. Julian cerca una fede e una strada ma ha difficoltà a trovarla proprio per il soffocante legame con la madre. Il film è violento e spirituale allo stesso tempo e, come ha sottolineato il regista a Cannes, o vi abbandonerete completamente oppure abbandonerete la sala prima della fine. Indubbiamente Refn ha ragione. Ci chiediamo però quanto un film così può interessare un occidentale. La visione, seppur resa più interessante da una splendida colonna sonora e una fotografia di raffinata bellezza, risulta davvero pesante. Gli attori, seppur bravissimi, quasi fastidiosi. Indubbiamente è un film che non lascia indifferenti ma alla fine provoca quasi un senso di rabbia. A mente fredda ci chiediamo se, questa rabbia, sia provocata proprio dal fatto che il lavoro di Refn ci ha toccati dal profondo provocando una rottura nella nostra tranquilla vita quotidiana oppure se davvero ci ha rovinato il sabato sera con una storia improbabile. Dopo averlo visto insomma si resta in bilico tra la sensazione di aver assistito a qualcosa di talmente alto e dunque di difficile comprensione o a un film presuntuoso o ancora a un puro esercizio stilistico. Sta di fatto che se lo spettatore è in cerca di sana adrenalina o super eroi sempre pronti a salvare il mondo, è meglio che giri al largo da “Solo Dio perdona”.
Giudizio *
* si può anche non vedere ** vedibile *** buono **** da non perdere

