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Torna il Festival "I grandi appuntamenti della musica". PROGRAMMA e VIDEO

Dal Trecento ad oggi, da Occidente a Oriente, dalle note colte al tango, dal cabaret a Beethoven, da Sant’Alfonso de’ Liguori ai Pink Floyd

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Nell’edizione 2012 di uno dei rari festival invernali, il tango d’autore si trasforma in Tangerine Tango e colora di arancio e vitalità un progetto fatto di musica, fashion e design; la musica popolare veste i suoni ora sfrenati ora malinconici del Neapolis Ensemble (noto in tutto il mondo, ma ora per la prima volta in Toscana) o quelli pastorali delle zampogne giganti e assurge al rango di arte aristocratica: aprirà e chiuderà il Festival; le contaminazioni contaminano sul serio e mischiano la musica colta con citazioni di rock progressivo, il jazz con il cabaret; la musica antica è quella sofisticata e magnetica del Trecento, la musica che ascoltava Spinello Aretino.

Insomma, un Festival sempre più libero e creativo, un Festival curioso che vuole incuriosire. E che ospita, ad ingresso gratuito, un unico infiltrato non artista, Giovanni Minoli: l’autore e giornalista televisivo, intervistato da Salvatore Mannino, presenterà un film pluripremiato, “La Storia sono loro”, amarcord della politica del dopoguerra  che – forse – ci aiuterà a riconciliarci con quella di oggi (Salone delle Feste del Circolo Artistico, 30 novembre ore 21).
Questa edizione del  Festival “I Grandi Appuntamenti della Musica”,  così impregnata di contenuti artistici e spettacolari che ne rinvigoriscono il carattere innovativo, si svolgerà dal 15 novembre al 18 dicembre, grazie alla promozione di Arezzo Città del Vasari e del  Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Teatro dei Ricomposti e dell’associazione Pro Anghiari, oltre che con il sostegno principale di Caffè River e di Unoaerre, 2 M, Chimet, Tenuta Sette Ponti, Gimet Brass, Dea Gioielli, Letizia Viaggi, Menchetti, Istituro Metronotte Città di Arezzo, Lungarno 23, Via Piana, Residenza Ca’ de Frati e Quench Acqua e Vino.  Tutti insieme per offrire agli Artisti e al pubblico un contenitore di  assoluto  spessore e tanti  palcoscenici straordinari:  la  Serra Eventi di Ca’ de Frati,  il Teatro Comunale di Anghiari,  il Salone delle Feste del Circolo Artistico, la Chiesa della SS. Annunziata, la Badia delle SS. Flora e Lucilla e l’Auditorium del Liceo Scientifico Francesco Redi.

L’intento della manifestazione, che mai come quest’anno si annuncia come un evento, è quello di unire diverse voci e forme d’arte sotto il comune denominatore di uno sguardo sul contemporaneo che non escluda una riflessione sulle grandi opere della storia artistica e umanistica in generale.

Il Festival verrà inaugurato dal Neapolis Ensemble:  un gruppo conosciuto internazionalmente  che si è formato con l’intento di far conoscere la tradizionale musicale napoletana. Il carattere universale di questi canti e di queste musiche, il forte legame tra lo spirito colto e quello popolare e la varietà del repertorio permettono al gruppo di rappresentare un caso abbastanza raro nel panorama musicale attuale. Difatti il Neapolis Ensemble riscuote grandi consensi sia dalla critica che dal pubblico, sia quello dei festival classici che dei centri culturali, dei festival di musica antica o di quelli di musica popolare. Dalla sua fondazione, il Neapolis Ensemble ha suonato in ambiti prestigiosi in oltre venti Paesi, tra cui ricordiamo il Festival d’Ile-de-de France, il Teatro Louis Jouvet di Parigi, il Monastero di Montserrat, la Filarmonica di Colonia, il Radialsystem V di Berlino, il Festival delle Fiandre di Bruges, il Teatro Coliseo di Buenos Aires, il Teatro Oriente di Santiago  del Cile, il Centro Cultural Universitario di Città del Messico, il Ballroom Radisson di Montevideo, il Festival dei Palazzi di San Pietroburgo, la Dom Muziki di Mosca, la Brucknerhaus di Linz, la Muziekgebouw di Amsterdam, il Festival Internazionale di Varna, la Eesti Concert Hall di Tallinn, il Festival Intercultural Art Dialogues di Istanbul (Serra Eventi Residenza Ca’ de Frati, 15 novembre ore 21).
Il progetto Tangerine Tango

Il Festival ha sposato la “filosofia” di Tangerine Tango – il colore dell’anno 2012, un vivace arancio dai toni rossastri  a cui si sta chiedendo di regalarci energia, sofisticato ma al tempo stesso intenso e seducente – applicandola al progetto sul Tango d’autore che, iniziato lo scorso anno con il Flamenco Tango Neapolis, da quest’anno diventa un appuntamento fisso con i concerti del Reffrain Quartet, di Alda Dalle Lucche e del Quartetto Arabesque. Durante tutto il Festival e fino a Natale si potrà  visitare la mostra “Tangerine Tango” (fissa in sede, itinerante al seguito dei concerti), realizzata in collaborazione con grandi aziende della moda, del design e della bellezza: Melys, Giovanni Raspini, Dea Gioielli, Dior, Marionnaud, Ricerca, Art, Scortecci Corso Italia, Viapiana, Denise Lunettes, Tuttaluce, Braccialini, G-Loft, Rebibò e Vanity Pet: ad Arezzo, il mondo del fashion e quello del design amano il Festival I Grandi Appuntamenti della Musica.
Ecco i concerti “Tangerine Tango”: inizia il Reffrain Quartet, che con il concerto “El camino del tango” presenterà  spericolate rivisitazioni del repertorio classico e composizioni originali dell’ensemble che si caratterizza per la unione di tre splendidi solisti classici appartenenti allʼorchestra del Maggio Musicale Fiorentino e da Fabrizio Mocata, pianista e compositore jazz che non ha bisogno di presentazione.

Dalla sapiente fusione di queste ricche esperienze scaturisce una musica animata dalle emozioni vitali della cultura latina, radicata fortemente nella tradizione operistica italiana ma aperta senza remore ai nuovi orizzonti della musica del nostro tempo (Salone delle Feste del Circolo Artistico, 23 novembre ore 21).
Quindi sarà la volta della straordinaria Alda Dalle Lucche e del Quartetto Arabesque, cinque saxofoniste nel concerto “Astor dedicato”: un omaggio esclusivamente dedicato alla musica di Astor Piazzolla che sembra scritta per chi la interpreta, avendo il dono di creare una magia che rende ogni nota, ogni frase, ogni respiro modellati sul proprio modo di sentire, a tal punto che si finisce per appropriarsene. Musica che contiene  passione e rigore, nebbia e trasparenza, violenza e tenerezza, ma soprattutto un’eleganza fatta di leggerezza, ricordo e malinconia che dà l’illusione di stare vivendo un sogno. Musica da ascoltare ad occhi chiusi… cierra tus ojos y escucha… (Teatro Comunale dei Ricomposti di Anghiari, 9 dicembre ore 18).
La Vague e Erucaliphus al Teatro di Anghiari
Ancora nel meraviglioso Teatro di Anghiari, nell’arco della prima settimana di dicembre che sarà interamente occupata dal Festival, si esibirà – per la prima volta qui ad Arezzo e provincia – La Vague, quel “duo terremoto tutto lustrini e paillettes che suona come un mare in tempesta e sul palco scalcia e galoppa come un cavallo di razza”: le loro performances sono un originale cross-over fra musica, teatro e arte performativa. Gruppo in continua evoluzione, si modella sulle esperienze di Francesca Pirami, cantante e attrice, e Alessandro Corsi, bassista-contrabbassista. Un duo basso e voce, arricchito da un universo di strumenti come la melodica, il kazoo, la mbira, la slide guitar, stomp-box guitar, e di ingegnose apparecchiature fatte a mano come i "rumorofoni".  La Pirami, autrice dei testi oltre che di molte composizioni, è regista, scenografa e costumista del concerto-spettacolo “Cabaret Electric” e dei videoclip del gruppo.  Corsi, invece, compone e arrangia i brani, realizzando anche i vari strumenti elettronici originali (Teatro Comunale dei Ricomposti di Anghiari, 2 dicembre ore 18).

Ancora giovani, stavolta aretini e provenienti dalle esperienze musicali più disparate: sono Matteo Cassi, Andrea Guerrini, Filippo Giusti e Giovanni Fabiani, gli Erucaliphus, che presenteranno lo spettacolo “Musica proibita”, commissionato dal Festival, unione dei generi più diversi compattati in modo originale e spazianti dalle musiche di Bartok a quelle di Beethoven, dai Pink Floyd a quelle degli stessi Erucaliphus (Teatro Comunale dei Ricomposti di Anghiari, 7 dicembre ore 21).

La chitarra multietnica contemporanea
Il chitarrista Giorgio Albiani, tra i nostri più estrosi concertisti, presenterà un concerto assolutamente non banale, ricco di musiche appositamente commissionate: “Aire Mediterraneo. Musica dall’Atlante al Caucaso”,  un viaggio dall’Africa al Caucaso,  storie di terre lontane e diverse bagnate dallo stesso mare ma raccontate dal suono di una chitarra. E create da compositori marocchini, italiani, turchi, bosniaci, francesi e spagnoli, tra gli altri Jussef Kassimi Jamal, Roberto Rossi, Roland Dyens e Âşık Veysel Şatıroğlu. Una cultura musicale millenaria che, per noi, si fa contemporanea e sperimentale, rigenerando quei saperi  che hanno dato origine alla storia della musica occidentale. Giorgio Albiani, infatti, oltre che virtuoso della chitarra è un musicista attento alle sensibilità artistiche più diverse: ricca di risultati la sua collaborazione con “I Viulan”,  il gruppo musicale che da decenni porta nel mondo i canti delle montagne dell'Appennino tosco-emiliano (Salone delle Feste del Circolo Artistico, 13 dicembre ore 21).

La musica al tempo di Spinello Aretino nella Chiesa che conserva l’Annunciazione del grande Maestro
L’ensemble Orientis Partibus legge il Medioevo con spirito di appartenenza a luoghi e visioni sempre vive nella terra dei santi. La fedeltà interpretativa, giocata sapientemente sulle antiche architetture musicali, è espressa al meglio da una meticolosa ricerca timbrica, ottenuta anche con attente ricostruzioni di strumenti musicali dell’epoca, spesso su base di precisi riferimenti iconografici. Il tutto è impreziosito delle esperienze dei singoli esecutori del gruppo che, sempre nell’ambito della musica medioevale, hanno al loro attivo tournée in tutta Europa, nel corso delle maggiori rassegne di musica antica: per il Festival di Arezzo l’ensemble ha preparato il concerto esclusivo “L’umana virtù e la ricerca del vero. La musica al tempo di Spinello Aretino”, una imperdibile cavalcata musicale in quelle musiche che fecero da colonna sonora alla vita e alle opere di Spinello Aretino: verranno eseguite nella Chiesa della SS. Annunziata, scelta obbligata e ispirata dalla schiera di angeli musicanti con cui il grande artista aretino incorniciò l’Annunciazione dipinta sulla facciata, vanto perenne di via Garibaldi (Chiesa della SS. Annunziata, 14 dicembre ore 21).
“Fermarono i cieli”, il Concerto di Natale con Peppe Servillo e Ambrogio Sparagna
Un Concerto di Natale che riscuote da anni un successo incredibile in tutta Italia e che il Festival di Arezzo porta per la prima volta in Toscana: “Fermarono i cieli” ovvero le canzoncine spirituali di Natale di S. Alfonso de’ Liguori, in un contesto gioioso di antiche novene, pastorali e canti popolari del Natale. Intorno alla metà del Settecento Alfonso Maria de’ Liguori, fondatore dell’ordine dei Padri Redentoristi, cominciò ad accompagnare il suo lavoro pastorale fra i poveri del Regno di Napoli con la pratica di alcune  canzoncine spirituali composte sia in dialetto che in italiano. Si trattava di canti dall’impianto semplice, che traevano spunto melodico da temi popolari, con cui il missionario insegnava ai “lazzaroni” i fondamenti del cattolicesimo. Molte canzoncine erano legate al ciclo delle festività natalizie e fra queste le famosissime Tu scendi dalle stelle, Quanno nascette ninno, Fermarono i cieli, altre alla devozione mariana. In breve questo repertorio si diffuse in tutto il territorio del Regno diventando protagonista dei tanti rituali del ciclo liturgico, favorendo lo sviluppo in ambito popolare di un larghissimo repertorio di canti popolari religiosi che sono ancora largamente in uso in tutto il territorio nazionale. Lo spettacolo “Fermarono i cieli” proponealcuni di questi canti religiosi popolari  ed altri appositamente composti da  Ambrogio  Sparagna affidandoli

all’interpretazione originalissima di Peppe Servillo, del coro Quinta Aumentata, dallo stesso Ambrogio Sparagna accompagnato dagli strumentisti Marco Tomassi e Erasmo Treglia.  Tra gli strumenti dell’organico, spicca la zampogna gigante, un modello di straordinarie proporzioni (è alta quasi due metri) diffusasi nel regno di Napoli a partire dalla fine del Settecento proprio allo scopo di accompagnare il repertorio tipico delle canzoncine spirituali (Badia delle SS. Flora e Lucilla, 18 dicembre ore 21).

I concerti nell’Auditorium del Liceo Scientifico “Francesco Redi”
Continua il feeling del Festival con le scuole di Arezzo: dopo i concerti dello scorso anno nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Economico “Buonarroti”, quest’anno tocca all’Auditorium del Liceo Scientifico “Francesco Redi” ospitare due dei concerti più “estremisti”, rispettivamente quello dei La Vague (Spettacolo fatto a mano: il cabarert proposto ai giovani, 3 dicembre ore 11) e Orientis Partibus (Musica e Poesia al tempo di Spinello Aretino, 15 dicembre ore 11). I concerti – veri spettacoli con lezione – che La Vague e Orientis Partrtibus stanno preparando per i liceali del Redi (e specie per quelli che fanno parte dell’annesso Laboratorio musicale e delle classi di Lingua e Letteratura italiane) sono originalmente pensati per loro e per un coinvolgimento il più intenso possibile. Ovviamente, l’ingresso sarà gratuito anche per il pubblico adulto che riuscirà a trovare posto dopo che saranno state soddisfatte le richieste degli studenti.

INGRESSI, BIGLIETTI, GRATUITA’
Su un totale di undici manifestazioni, solo sei saranno a pagamento: i concerti domenicali nel Teatro Comunale di Anghiari (euro 10,00), il concerto inaugurale nella Serra Eventi di Ca’ de Frati (euro 10,00), i due concerti nel Salone delle Feste del Circolo Artistico (euro 10,00). Per tutti gli ingressi a pagamento è previsto il relativo ingresso ridotto, a soli euro 5,00 e riservato ai giovani fino a 30 anni, over 65, Amici del Festival e Amici del Teatro di Anghiari. Al concerto degli Erucaliphus si accederà con un biglietto a soli euro 5,00 che sarà ridotto ad euro 2,00 per le stesse categorie precedenti.  I concerti nelle Chiese e quelli per gli studenti del Liceo Scientifico saranno ad ingresso gratuito. Al Concerto di Natale nella Badia delle SS. Flora e Lucilla si accederà con un invito da ritirare presso la sede organizzativa e promozionale del Festival.

IN ALLEGATO IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL

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