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The Clover

A tu per tu con un gruppo di giovani musicisti toscani

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The Clover è un gruppo di giovani artisti fiorentini nato nel 2006, ne fanno parte Antonio Pecori, Andrea Giachetti e Stefano Meucci. Antonio Pecori ci racconta la storia della nascita di questo progetto musicale.

Come nasce questa collaborazione?
“E’ stato il bisogno di condividere un interesse musicale che ci ha fatto unire, spingendoci a creare qualcosa di nostro, da portare come spettacolo dal vivo nei locali. La musica che facciamo non è inquadrabile all’interno di un genere specifico, benché si muova nel circuito dell’elettronica. Siamo partiti scrivendo tracce che poi hanno dato vita a serate nei locali di Firenze e non solo”.

Qual’ è il tuo rapporto con la musica?
“La musica è un prolungamento della mia persona e qualcosa di terapeutico. Quando compongo sono immerso nelle sensazioni, è l’istinto che mi guida. Da lì parto per confrontarmi poi con gli altri membri del gruppo e insieme scriviamo delle tracce contaminandoci. Per me la composizione musicale esprime un panorama emotivo”.

Ti sembra che ci sia un reale interesse per la valorizzazione degli artisti emergenti in Toscana?
“A mio parere gli spazi destinati agli emergenti non sono sufficienti, ma il problema è nazionale. L’Italia non sa fare largo ai giovani in questo settore e il pubblico è spesso acritico o poco curioso, questo lo spinge verso il commerciale, anziché verso l’esplorazione di nuovi scenari musicali”.

Cosa pensi della scena musicale giovanile in Italia?
“A livello nazionale e locale esistono tante piccole realtà interessanti, ma non vengono valorizzate. Chi dovrebbe investire non lo fa e si preferisce dare spazio agli stranieri, anziché ai nostri giovani talenti. Forse Firenze è l’unico esperimento di valorizzazione della scena giovanile emergente e quest’esperimento è portato avanti dall’etichetta discografica Bosconi Records”.

Quali sono le principali soddisfazioni che hai avuto suonando? Quali sono i progetti per il futuro?
“Le principali soddisfazioni le ho avute in ambito di collaborazione musicale. Ne è un esempio quella con San Proper, musicista olandese. Con lui è nata da subito un’affinità musicale che ci ha naturalmente avvicinati. In breve tempo abbiamo creato uno spettacolo da portare in giro, in città come Milano e Roma. Tra i progetti per il futuro abbiamo in programma un album su Bosconi, che è il risultato degli ultimi tre anni di tracce, e un altro album su Klamauk, un’etichetta tedesca. Inoltre aspettiamo di uscire con una traccia, insieme a Sam Proper, su una compilation voluta da Bosconi e che ospiterà tutti gli artisti usciti sull’etichetta fin dalla sua nascita”.

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