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E' stati inaugurato nel pomeriggio il progetto di “Lumiscenze urbane" in piazza San Francesco. Si tratta di un'iniziativa legata al lighting design e incentrata sull’illuminazione artistica dei monumenti e delle opere d’arte proiettate nelle vie e nelle piazze del centro storico cittadino che dà un tocco unico all'illuminazione natalizia. E proprio sulla straordinaria facciata della Basilica è stata realizzata la proiezione, in programma tutti i giorni dalle 18 alle 22.
Il progetto, con la direzione artistica di Fabio Migliorati, è promosso dal Comune di Arezzo con la partecipazione di Confcommercio e Confesercenti, con la collaborazione della Soprintendenza di Arezzo e della Diocesi che hanno concesso le immagini, il patrocinio e contributo della Camera di Commercio e gli sponsor Atam e Coingas. Ed oggi erano presenti i rappresentanti di tutti i partner che hanno assistito affascinati, come molti aretini e turisti, alle proiezioni accompagnate da una voce narrante che illustrava le opere.
Scopo del progetto è rileggere la storia e la tradizione di Arezzo con linguaggi artistici contemporanei, come video arte e lighting design, in un connubio innovativo tra passato, presente e futuro. L'evento è composto da due proposte artistiche, un’installazione urbana sitespecific e una serie di appuntamenti con proiezioni di luci in cinque tappe. Un'iniziativa che quindi dà la possibilità di vedere i tesori di Arezzo da una nuova prospettiva, una sorta di “apertura straordinaria” che coinvolge il pubblico in un tour articolato per tutto il periodo natalizio con una serie di appuntamenti unici, legati dal fil rouge del lighting design.
Per chiudere ecco il calendario delle proiezioni: 30 novembre-1 dicembre, Basilica di San Francesco; 7-8 dicembre, Chiesa di San Michele; 14-15 dicembre, facciata della Chiesa di Santa Maria della Pieve; 21-22 dicembre, Chiesa di Sant’ Agostino; 28-29 dicembre, abside della Chiesa di Santa Maria della Pieve.
E a Palazzo Chianini Vincenti è in programma “originari scenari percettivi” l’installazione multisensoriale site specific che rimarrà visibile al pubblico fino a 6 gennaio 2014 dell’artista Laura VdB Facchini presente alla conferenza stampa, insieme un poetic event della poetessa Patrizia Chianese e un acustic ambient del gruppo multimediale MIH Made In Heaven.
I DUE PROGETTI NEL DETTAGLIO:
Forme di Luce
Un pool di creativi, alcuni capolavori universali dell’arte aretina e le più suggestive facciate di Arezzo. Questi in sintesi gli ingredienti del progetto di Claudio Crescentini e Francesca Storaro, con la collaborazione di DAI Studio, denominato Forme di luce. Uno storico dell’arte, Claudio Crescentini e un architetto e lighting designer, Francesca Storaro, uniscono le loro competenze in modo da collegare Arezzo con l’immagine artistica, la luce e la sua architettura, portando fuori ciò che sta dentro, in modo che l’arte del glorioso passato aretino, riviva e si confronti nella complessità e duttilità della città contemporanea.
Le opere di Cimabue, Piero della Francesca, Giorgio Vasari, Margherito d’Arezzo, Pietro Lorenzetti, Luca Signorelli, solo per citare i maggiori, rivivono proiettate su alcune delle più suggestive facciate delle più belle piazze del centro storico (chiese di San Francesco, San Michel, Sant’Agostino, Santa Maria della Pieve, piazza Grande). I visitatori, i cittadini e i turisti potranno così ri-scoprire i tesori di Arezzo da una nuova, mega, prospettiva, come in una sorta di “apertura straordinaria” al pubblico, e prendere parte ad un tour che li vedrà coinvolti per tutto il periodo natalizio. Una serie di appuntamenti imperdibili, unici e al tempo stesso interconnessi tra di loro dal fil rouge del lighting design, strumento per svelare il patrimonio storico-artistico dalla nostra città.
Ma novità nella novità, la creatività di Francesca Storaro fa in modo che il pubblico riesca a percepire anche le singolarità delle diverse immagini selezionate, estrapolando particolari specificità delle opere, ingrandendole nella totalità degli spazi individuati.
L’ultima giornata sarà dedicata alla donna, nella sua immagine sacrale ma anche terrena della rappresentazione. Anche in questo caso Sante, Madonne e Donne risalteranno nella città, estrapolate dal loro contesto rappresentativo e integrate nel nuovo schermo percettivo del contesto urbano.
La struttura complessiva e multisensoriale che si verrà a creare, svolta fra passato e presente, pone quindi Arezzo al centro di una suggestiva composizione artistica, con una mission precisa, valorizzare gli aspetti storico-artistici della città, il suo spazio urbano, in modo che il pubblico, tramite le forme di colori e luci ispirate alle opere d’arte del nobile passato, senta anche l’attiva e suggestiva presenza nella loro quotidiana attualità.
Originari Scenari Percettivi
Il progetto artistico denominato Originari Scenari Percettivi, a cura di Claudio Crescentini, è formato da un art concept integrato, con una installazione denominata vialattea/milkyway dell’artista Laura Facchini, un poetic event della poetessa Patrizia Chianese e un acustic ambient del gruppo multimediale MIH Made In Heaven.
Il progetto è ispirato dalla facoltà estetica della luce, nel confronto e rapporto con i linguaggi dell'arte contemporanea, le materie e le consistenze – percezioni – facenti parte del contemporaneo stesso.
Sulle grandi, inedite, “strutture” in tela e altro duttile materiale tessile, riutilizzato a fine espressivo e artistico della Facchini riprendendo le suggestioni visive della Via Lattea, saranno proiettate parole poetiche selezionate e reinventate iconograficamente da Chianese, con la collaborazione del DAI Studio, di Dino Campana e Sibilla Aleramo (omaggio), del Gruppo 63 di cui questo anno ricorrono i 50 anni dalla sua formazione, di Silvya Plath, Mario Luzi, Alda Merini, Attilio Bertolucci, Patti Smith, ecc.
La parola, a contatto del tessuto, diverrà così forma, ma anche oscillazione, fremito visivo, pura suggestione visuale, tale da "trapassare" lo spazio-contenitore e inondare le pareti ma anche i corpi del pubblico.
In questo modo Palazzo Chianini Vincenzi è trasformato e reinventato dall’arte, la tecnologia, la poesia e l’acustic ambient sonoro, composto appositamente per Arezzo, di MIH Made in Heaven, gruppo artistico creatore di spazi sensoriali sonori.
Un mantra ripetuto all’infinito di “parole sonore” ispiranti diverse dimensioni e percezioni.
Nel suo insieme si tratta quindi di una “esecuzione” di grande fascino e suggestione che mette in essere la sostanza stessa dell’arte contemporanea con un inedito progetto site specific, dove appunto arte, tecnologia, poeticità del suono, sia esso musicale così come della parola poetica, tenderanno a porre lo spettatore allo zenit di una nuova zona sensoriale della coscienza, più dinamica, profonda e cognitiva.