Abbiamo raccolto e pubblicato, solo pochi giorni fa, la denuncia di una cittadina, indignata per come erano stati fatti i lavori di ripavimentazione stradale davanti alla sua abitazione, nel centro di Tregozzano. Siamo intervenuti sul posto per documentare con foto e video i disastrosi risultati dopo solo quattro o cinque giorni dal termine dei lavori. Asfalto che si sgretolava sotto i piedi, buche nella pavimentazione, proprio come descritto nella mail di protesta arrivataci.
In seguito alla pubblicazione, ma forse non a causa di essa, gli operai sono tornati a Tregozzano venerdi' 29, e hanno rifatto nuovamente l'asfalto nel tratto incriminato. Gia' la mattina seguente, la buca che documentiamo nelle foto di ieri mattina era al suo posto. E la signora Bigazzi, ieri mattina, ci ha inviato questa nuova lettera, che pubblichiamo solo oggi
Davvero esaltante rendersi conto che talvolta la vita ti riserva delle sorprese, che non sempre si è servi muti, mere sacche in cui pescare denaro. Bello pensare che chi ha l'incarico di gestire la cosa pubblica si preoccupa anche di vedere sui quotidiani locali quale è la risposta dei cittadini al proprio operato. E' bello avere una voce. E' bello sapere che un quotidiano locale te la dà , una voce.
Così pensavo ieri, 29 novembre, mentre ascoltavo il rumore quasi assordante dei macchinari che lungo la Strada Provinciale 44 della Catona ri-sistemavano l'asfalto ri-fatto in pessimo modo il 20 novembre. Poi stamani sono ri-andata a passeggiare con il cane, e il buonumore è passato subito. L'asfalto ri-rifatto ieri sta già ri-saltando, i fossi sono rimasti esattamente come prima, perfino con i pezzi frantumati nella tornata precedente e buttati lì dagli addetti al rifacimento.
Domanda n° 1: ma questa gente non ce l'ha un capitolato da rispettare? Non c'è una clausola che stabilisca che il lavoro deve essere fatto "a regola d'arte", come c'era quando io, molti anni fa, stipulavo un contratto di prestazioni d'opera con gli enti pubblici?
Domanda n° 2: ma i nostri amministratori l'hanno capito o no che la gente vuole che adempiano al loro incarico di amministrare la cosa pubblica in maniera almeno almeno decente?
Cristina Bigazzi
Prendiamo atto della nuova situazione. Un errore, quello dei primi lavori, si puo' concepire. La situazione attuale si puo' interpretare solo in due modi: malafede totale o assoluta incapacita'. Mista a una buona dose di quella che ad Arezzo si chiama "grullaggine". Gia', grullaggine, perche' qualunque cosa avesse fatto tornare gli operai a rifare il lavoro fatto male - che fosse stata la pubblicazione della protesta, il controllo di un amministratore diligente o stimolato dalla protesta, o un titolare di azienda diligente di suo - era ovvio che avrebbe ricontrollato quel lavoro rifatto perche' malamente eseguito una prima volta.
Di conseguenza la signora Bigazzi che aveva fatto la prima segnalazione ha controllato, segnalandoci ancora il nuovo problema. Di conseguenza ieri abbiamo nuovamente documentato, ma stavolta non ci limitiamo a corredare di nostre foto la segnalazione. Stavolta chiediamo anche noi che l'azienda che sta prendendo in giro, per malafede o incapacita', i cittadini e l'amministrazione, venga costretta a ripristinare la strada come avrebbe dovuto fare fino dall'inizio. Sicuramente non hanno lavorato gratis, quindi che facciano quello per cui sono stati pagati.
E stavolta per bene, perche' possono star certi che controlleremo ancora, la signora Bigazzi e noi