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Bruno Pacini rieletto segretario della CIGL aretina

Il IX congresso della Funzione Pubblica della Cgil di Arezzo si conclude con l'elezione degli organi dirigenti, del nuovo consiglio direttivo e la riconferma di Pacini

a cura della redazione
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Con l'elezione degli organi dirigenti, del nuovo consiglio direttivo e la conferma di Bruno Pacini come segretario provinciale si è concluso il X congresso della Funzione Pubblica della Cgil di Arezzo. L'importante appuntamento si è svolto lunedì 24 febbraio scorso all'Hotel Minerva dove è intervenuta anche Alice D'Ercole della segreteria regionale della Fp Cgil della Toscana e la conclusione è stata affidata al Segretario Provinciale della Cgil di Arezzo Alessandro Mugnai.
Al termine delle votazioni è stato approvato anche un corposo documento politico che impegna il sindacato dei lavoratori sia pubblici che privati che operano nei servizi pubblici a numerose azioni da intraprendere. Gli obiettivi sono tutti contenuti nel documento congressuale “Il lavoro decide il futuro” e che nel 2013 ha trovato una sua prima applicazione pratica nel Forum “Io ti pubblico” che si è svolto nelle piazze aretine e maggio.
“Le preoccupazioni espresse da tutti i rappresentanti dei lavoratori che hanno partecipato alle assemblee di base nei luoghi di lavoro e poi nella fase finale del nostro congresso – spiega Bruno Pacini appena rieletto – riguardano l'applicazione della legge Brunetta che ha portato nelle pubbliche amministrazioni minore spazio di contrattazione ed ha minato il modo di rappresentare e rivendicare i bisogni dei lavoratori nei luoghi di Lavoro. Nella  nostra provincia, quest'ultimo fenomeno è stato particolarmente esacerbante nel sistema delle Autonomie Locali dove l'azione sindacale è dovuta sfociare anche in vertenze legali. Attraverso l'applicazione della Spending Review, i tagli agli appalti hanno ridotto, anche nei settori del socio sanitario e assistenziale, gli spazi di contrattazione e salvaguardia contrattuale e salariale. In ogni luogo di lavoro, l'atteggiamento della Dirigenza nella P.A. risulta essere particolarmente ostile all'applicazione delle norme di legge a tutela dei diritti individuali. Anche questo è sintomo di un dirigismo interno alle pubbliche amministrazioni, figlio di una mentalità diffusa e forte di leggi ad hoc. Di pari passo dove il datore di lavoro è privato, in particolare nella sanità privata e in alcune cooperative, la minaccia della perdita del posto di lavoro diventa un deterrente alle richieste.”
“Nonostante questo – conclude Pacini - la via ci è chiara ed è ben tracciata: tornare alla difesa dei diritti Collettivi per garantire quelli Individuali”.

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