Si inaugura sabato 6 Aprile, per restare aperta fino al 26 Maggio, la mostra “Gli aretini e Napoleone imperatore (1803-1813)”, presso la Fondazione Ivan Bruschi di Arezzo. L’esposizione raccoglie materiale -tra cui medaglie commemorative, documenti ufficiali, lettere private, stampe- che testimonia della presenza napoleonica nel territorio aretino. La dominazione napoleonica di Arezzo durò dal 1808 al 1814 e dette vita alla Sottoprefettura del Dipartimento dell’Arno. Per ricordare il bicentenario di questo periodo storico, ancora oggi poco conosciuto, la fondazione Bruschi, già museo ricco di tesori antiquari, espone pezzi unici per il loro valore. Il collezionista Alain Borghini, l’Atelier Pietro Longhi, il museo del Figurino Storico di Calenzano offrono i loro tesori per l’occasione. Nelle sale della casa museo si possono ammirare le medaglie, che sono una delle principale testimonianze del potere imperiale di Napoleone e narrano la “storia visiva” della glorificazione del dominio che, fin dall’antichità, ricorreva a simili tecniche per rafforzarsi. Insieme alle medaglie sono esposti materiali iconografici e il manifesto del 1815 che testimonia la fuga di Napoleone dall’Isola d’Elba, dichiarandolo “nemico dell’umanità”. Grazie a una simile occasione, la città di Arezzo, sede della Fiera Antiquaria, si ricongiunge con la propria identità di “museo storico vivente”. Quest’esposizione, infatti, dando rilievo a un collezionismo tanto particolare, riesce a trasportare il fruitore nel passato e a fargli rivivere quel periodo storico. Un periodo lontano, ma anche estremamente affine ai nostri tempi, come si legge delle lettere che i giovani militari in guerra inviavano alle famiglie: anche allora, infatti, il dramma della guerra allontanava gli affetti e da quelle lettere ciò che si evince è -ieri come oggi- l’universalità del dolore. Speriamo quindi che, anche a partire da queste lettere e dalla loro testimonianza storica, possiamo ricavare un monito per il nostro agire di contemporanei.