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Maltempo, agricoltori della Valdichiana i più colpiti. Marotta "L'acqua deve essere assorbita dalla terra, basta cementificazione"

Intervento del direttore di Coldiretti che illustra anche il sostegno dell'associazione alle imprese in difficoltà

a cura della Redazione
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Tra i primi a risentirne delle ondate di maltempo, l'ultima quella di lunedì, sono gli agricoltori. Lavorano trecentosessantacinque giorni all'anno, feste comprese, in balia delle intemperie e non è affatto un luogo comune dire che il clima è cambiato. Anche nell'aretino si abbattono vere e proprie bombe d'acqua. In poche ore cadono quantità di pioggia impressionante, e numeri da record di fulmini. "Rispetto a lunedì scorso ci sono smottamenti in tutta la provincia, e situazioni di maggiore criticità sono in Valdichiana perchè alcuni terreni sono rimasti sommersi dalle acque. Non ci sono particolari danni sugli oliveti e vigneti, ma laddove gli agricoltori avessero già seminato cereali potrebbero esserci problemi, e dovrebbero riseminare. Altre aziende segnalano difficoltà relative ad orticole invernali in pieno campo, l'allagamento le ha distrutte". A fare il punto sullo stato dell'agricoltura aretina dopo l'ennesimo nubifragio, accaduto solo qualche giorno fa, è il direttore di Coldiretti Giampiero Marotta.

E le aziende colpite sono per lo più a conduzione familiare, danni di questo genere, come avvenuto in maniera ancora più grave a luglio, possono metterle in ginocchio "Per aziende di piccola dimensione avere un colpo dietro l'altro può rappresentare la morte. Proveremo a stare vicino a queste realtà evidenziando le problematiche alle istituzioni e metteremo in campo azioni per posticipare gli eventuali mutui, le scadenze che hanno, inserendo le possibilità di diminuire la contribuzione previdenziale all'Inps per quelle imprese che hanno danni superiori al 30 per cento. Non è la soluzione al problema ma è un modo per dare una mano a superare questo momento difficile" così sempre Marotta illustra il sostegno di Coldiretti.

Ma cosa si può fare contro madre natura? "Non dobbiamo inventarci nulla, come i nostri avi dobbiamo usare le regole delle pratiche agronomiche. Vanno puliti i fossi, e si deve fare in modo che l'acqua fluisca il più possibile. Negli ultimi tempi ci sono state bombe d'acqua, violente grandinate, sciami di fulmini. L'unica cosa possibile è contribuire affinchè l'acqua possa defluire meglio possibile. Deve diminuire la cementificazione, perchè è la terra che assorbe l'acqua" conclude.

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