Prima alcune notizie dalla stampa, poi delle mezze conferme, adesso le preoccupazioni aumentano. Il tema è quello dell'igiene ambientale che dopo la creazione dell'Ato Toscana Sud e dopo una gara europea è stato affidato ad un gestore unico che ha preso il nome di Sei Toscana che deve coprire le provincie di Arezzo, Siena e Grosseto.
L'obiettivo sbandierato era quello della razionalizzazione nella struttura organizzativa, un miglioramento del servizio a parità di tariffe.
Le organizzazioni sindacali hanno aperto un confronto con il nuovo soggetto per il passaggio del personale di Aisa, Casentino Servizi, Coseca, Csa e Sienambiente, il delicato momento si è concretizzato a partire dal 1 ottobre.
Adesso che si stava avviando la trattativa per il trasferimento di tutti gli altri lavoratori dei servizi in appalto e affidamento nei comuni, è giunta la notizia, confermata in un incontro con Sei Toscana, che i servizi di una parte della provincia di Grosseto saranno esternalizzati ad uno dei soci che dovrebbe assorbire anche i lavoratori in essi impiegati.
A questo punto alcune pesanti domande ci sorgono spontanee: E' questa la strategia del GESTORE UNICO? Sei Toscana che doveva unificare Arezzo Siena e Grosseto si prepara ad un nuovo spezzatino spacchettando i servizi tra i suoi componenti? Tutto ciò non è contrario agli obiettivi della legge regionale? Non viene violato anche lo stesso bando di gara?
“Secondo noi – dichiarano Loretto Ricci e Claudio Ghezzi rispettivamente rappresentanti della categoria Funzione Pubblica di CGIL e CISL - le risposte sono scontate, ma negative. Così agendo il servizio di Igiene Ambientale non garantirebbe i benefici per cui il Gestore Unico era nato, non aumenterebbe la qualità del servizio al cittadino e tenterebbe di fare profitti sull'organizzazione del lavoro e sull'occupazione incidendo in modo pesantemente negativo sulla qualità delle prestazioni dei lavoratori e con un forte rischio di un aumento incontrollato delle tariffe.”
Per questi gravi motivi di preoccupazione è stato indetto lo sciopero dei lavoratori interessati nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto per il 25 novembre. Nello stesso giorno nella città del Palio, sede scelta da Sei Toscana, si terrà una manifestazione di protesta proprio in piazza della Lizza dove sono ubicati gli uffici di rappresentanza del gestore unico.