Proseguono i festeggiamenti nelle varie contrade con "Le Cene" lungo le strade del centro storico di Lucignano, ognuna, rigidamente, nel proprio territorio. Dopo Porta S. Giovanni e Via Dell'Amore ecco che sabato 3 agosto sarà il turno di Porta S. Giusto. La "guerra" delle migliori pietanze e della migliore organizzazione è entrata nel vivo senza esclusione di colpi, pardon, di bontà culinarie. Dopo due vittorie consecutive, 2011-12 per il miglior carro della Maggiolata, il popolo nero-bianco non ha rispettato il proverbio, "non c'è due senza tre", e la vittoria è andata al Rione di Porta San Giovanni. Comunque le brave cuoche contradaiole, stanno preparando un menù da primato, per riportare il sorriso ai valenti cantieristi nero-bianchi. Sono passati 30 anni dalla "prima cena"(e fu proprio questa Contrada ad aprire la "pista") che inaugurò il ritorno delle contrade a Lucignano, ma il tempo non ha scalfito il suo primo significato, quello dell'aggregazione e dell'amicizia. Questa contrada, che è la più numerosa, è stata la prima in molte iniziative, tenendo sempre nella massima considerazione lo scopo principale della sua esistenza: la valorizzazione del proprio paese. La "cena" per questa Contrada, come per le altre, è sempre stata un momento di attenta riflessione quando non si è raggiunto l'obiettivo della conquista del "Grifo D'Oro o di entusiasmo, se il "carro" della Maggiolata ha avuto successo. In ogni caso di ricarica energetica per affrontare i prossimi impegni dell'anno contradaiolo. Come già detto, quest'anno la vittoria è sfuggita a questa contrada, ma l'accoglienza del popolo della di Porta S. giusto è stata oltremodo calorosa per tutti i cantieristi. D'altronde, un secondo posto a pari merito, ed i tanti segnali positivi di stima che sono pervenuti da parte dei cittadini per l'ottima riuscita del soggetto, è una buona affermazione del lavoro svolto. Siamo sicuri che tutti i convenuti vorranno elargire ai cantieristi, che hanno faticato non poco per la realizzazione del "carro", applausi da vincitori. I contradaioli, quelli più "vecchi" ricordano ancora le prime "cene" quando le tavole imbandite si snodavano lungo tutto il corso della Contrada, annotando dagli 850 ai 950 commensali e tutti" strettamente" facente parte del proprio rione. Purtroppo, da qualche anno, pur potendo partecipare "tutti", non si contano più di 300 commensali. C'è qualcosa da rivedere, e tutti i rappresentanti dei Rioni, sarà buona cosa, che si incontrino per evitare che continui questo stillicidio di presenze e venga ridata nuova linfa a questa manifestazione popolare ed enogastronomica che tanto lustro ha sempre dato al paese. L'unica cosa che gli organizzatori non devono cambiare sono le cuoche, sicuramente il vanto delle contrade. I sughi di "una volta", gli arrosti cotti a legna, la torta gigantesca sono un viatico accattivante per chi vuole ritrovare il gusto del buon mangiare. Balli e canti faranno da finale "incandescente" per una nottata all'insegna della Contrada di Porta San Giusto.