Sta ottenendo un grande successo di pubblico e critica la mostra “Alluminio. Tra Futurismo e Contemporaneità, un secolo di scultura italiana sul filo della materia” esposta fino all’8 settembre 2013 a il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento, museo civico unico in Italia che per vocazione è interamente dedicato alla scultura, in via Trieste 1 a Montevarchi (AR). Un evento espositivo che rientra nel progetto “Contemporaneamente…al Cassero! Suggestioni, poetiche, linguaggi e approfondimenti sulla scultura italiana contemporanea”, realizzato dal Comune di Montevarchi, Assessorato alla Cultura, curato dal direttore scientifico de “Il Cassero” Alfonso Panzetta, finanziato insieme alla Regione Toscana nell’ambito di “Toscanaincontemporanea 2012” e sostenuto da CiAl - Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo dell’Alluminio, official partner dell’evento. “Per la prima volta vogliamo raccontare come questo materiale – spiega Alfonso Panzetta - che rappresenta in un certo modo la modernità, sia stato utilizzato dagli artisti italiani in quasi un secolo sia come fusione, per sbalzo o ritaglio. La prima opera di alluminio risale al 1915 in pieno Futurismo ed è stata realizzata da Fortunato Depero. Da allora lo troviamo nelle sculture del secondo Futurismo e nel dopoguerra utilizzato dagli artisti della ricerca Optical e del Concettuale fino ad arrivare all’Arte Povera con il caposcuola Gilberto Zorio. Oggi questo "medium" è il materiale privilegiato da parte di molti artisti emergenti”. Il percorso espositivo presenta oltre 60 opere provenienti da collezioni pubbliche, archivi e fondazioni private, di artisti come Thayaht e Ram, Regina e Renato Di Bosso, ma anche Bruno Munari e Valeriano Trubbiani, Dadamaino, Gilberto Zorio e tanti altri scultori che hanno usato l’alluminio per le loro opere. Una mostra che non intende essere esaustiva ma avviare, attraverso una congrua selezione di opere, una riflessione sul tema documentando le diverse tecniche d’impiego e le differenti potenzialità comunicative di questo materiale. Questo racconto trasversale parte dal secondo Futurismo degli anni Venti e Trenta, dove viene messo in evidenza il diverso utilizzo dell’alluminio in relazione al linguaggio plastico scelto dagli artisti; dalle “sintesi plastiche” alle “aereosculture”, fino agli “spazialismi” che precedono la Seconda Guerra Mondiale ( scultori come Mino Delle Site, Wladimiro Tulli, Sante Monachesi), passando per gli scultori più legati al “Novecento” italiano (Lina Arpenani, Carlo Lorenzetti, Giangiacomo Barbieri). Sono poi presentati alcuni esempi delle prime ricerche informali e astratte del dopoguerra (Alfio Castelli, Francesco Somaini, Ernesto Galeffi), per poi proseguire con la poetica delle “strutture” e delle superfici “optical” degli scultori attivi negli anni Sessanta (Getulio Alviani, Nane Zavagno, Diana Baylon, Bruno Munari) e con l’uso dell’alluminio da parte degli artisti della “figurazione astratta” e dell’“arte povera” attivi tra gli anni Settanta e Novanta. Infine una selezione di opere, datate dopo il 2000 (Rivalta, Grassino, Garbolino Rù, Borrelli, Loretti), riguarda autori emergenti che impiegano questo metallo in modo sempre più costante e originale. La mostra è allestita in due sedi: lo Spazio mostre temporanee Ernesto Galeffi, via Burzagli 43, per quanto riguarda la sezione storica con le opere del XX secolo, e le sale permanenti de “Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento”, via Trieste 1, per quella contemporanea del XXI secolo. Il percorso espositivo è accompagnato da un catalogo scientifico curato da Alfonso Panzetta con le schede dei diversi autori.
La mostra “Alluminio. Tra Futurismo e Contemporaneità, un secolo di scultura italiana sul filo della materia”, è aperta dal 9 giugno all’8 settembre 2013. Al progetto collaborano l’Associazione “Amici de Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” per la logistica e la Cooperativa Itinera C.E.R.T.A. per la segreteria organizzativa e la didattica. La mostra è aperta al pubblico , giovedì e venerdì: 10 -13; 15 -18, sabato e domenica: 10 - 13; 15 – 19, primo giovedì del mese 21.30 – 23.30. Biglietti: intero 8 euro, ridotto 5 ( under 18, soci Coop, Cts, Isic, Itic, possessori Edumuseo Card, tessera Icom, gratis bambini 0/6 anni. Informazioni tel. 055.9108274, e-mail: info@ilcasseroperlascultura.it, sito web: www.ilcasseroperlascultura.it Il Cassero è anche su Facebook e Youtube. Catalogo ASKA Edizioni, costo 30 euro.

