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La giornalista della Cnn Gina London presenta il suo libro scritto ad Arezzo

“Because I’m Small Now and You Love Me” raccoglie esperienze e riflessioni sulla vita in Italia colte attraverso lo sguardo della figlia Lulu, di quattro anni

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La città di Arezzo e l’Italia viste attraverso gli occhi di una bimba di quattro anni. Osservazioni sorprendenti, commenti buffi e spiazzanti su usi e costumi del nostro Paese pronunciati dalla piccola Lulu e annotati fedelmente dalla madre, la giornalista americana Gina London, nel suo nuovo libro “Because I’m Small Now and You Love Me”.
Il volume, appena pubblicato in inglese, sarà presentato mercoledì 17 aprile alle ore 18 presso il Caffè dei Costanti di Arezzo, su iniziativa del Gruppo Terziario Donna Confcommercio in collaborazione con Paola de Juliis. È proprio seduta ai tavolini dello storico locale di piazza San Francesco che la London ha composto parte del suo libro.
Corrispondente e conduttrice della CNN - per la quale ha seguito vicende importantissime a livello internazionale, alcune tragicamente note come l’attacco alle Torri Gemelle, l’attentato di Oklahoma City o la strage di Columbine - Gina London ha avviato negli Usa una carriera prestigiosa che le è valsa perfino il premio Emmy, l’Oscar dei programmi televisivi. Ha vissuto in giro per il mondo per lavoro, dagli Usa al Cairo, Beirut e Parigi.  Da Arezzo, dove si è trasferita da più di un anno per seguire il marito Scotty impegnato in un master all’Accademia del Teatro, continua ad occuparsi di comunicazione. 
In occasione della presentazione aretina del suo libro, Gina London leggerà alcuni dei brani più significativi, avvalendosi dell’aiuto di una traduttrice, e risponderà alle domande del pubblico nel dibattito moderato dalla giornalista Claudia Pennucci.
Attraverso le parole della London si avrà l’occasione di gettare uno sguardo nuovo sulla città e sulle tradizioni della nostra terra. Quello di una turista niente affatto “per caso”, anzi una donna sensibile e piena di ironia capace di raccontare le sfide incredibili e le opportunità che si aprono per chi sceglie di vivere per un periodo in un Paese straniero.
La scoperta della Giostra del Saracino e della Befana, l’atmosfera magica delle chiese antiche, la vita con gli amici aretini e la passione tutta toscana per il prosciutto e la porchetta… Gina riesce a raccontare queste e molte altre cose ancora con grande levità, offrendo una lettura scorrevole che potrebbe accendere fra i suoi connazionali una smodata curiosità su Arezzo. Con la speranza, dunque, che il suo libro diventi per la nostra città quello che per Cortona è stato il libro di un’altra scrittrice americana: “Under the Tuscan Sun” di Frances Mayes.

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